Costruzioni Off Grid in canapa e calce pietrificata

STORIA DELLA CANAPA

Le prime testimonianze storiche sono contenute in antichissimi documenti cinesi risalenti all’epoca dell’impero di Shen Nung (2700 a.C.), dove la canapa è considerata come la prima pianta tessile allora in uso.
Per quanto riguarda il mondo greco-latino il primo a menzionarla è lo storico greco Erodoto di Alicarnasso vissuto tra il 490 e il 420 a.C.
Furono le legioni romane a introdurla in Piemonte, dove era presente già nel 600 d.C. nella zona dell’ODIERNA CASANOVA, per passare poi successivamente nel Carmagnolese e nel Canavese che da essa prende il nome.
La vera e propria affermazione avvenne nei primi secoli del Medioevo, al sorgere della civiltà dei comuni intorno al XI sec., quando coltivazione e lavorazione si erano ormai largamente diffuse nella pianura padana, soprattutto in Emilia e particolarmente nel Bolognese, da dove già proveniva la maggior parte della fibra utilizzata dai Romani.
Quanto alle regioni settentrionali, il Piemonte, ed in particolare la zona di Carmagnola, dove si alimentavano vivaci commerci regionali e importanti esportazioni di fibre e manufatti verso Genova e gli altri porti della Liguria.

STORIA PASSATA E RECENTE
L’uso della canapa miscelata con la calce idraulica ha iniziato a diffondersi nell’industria edile ai primi anni ’90. Sembra tuttavia che la tecnica fosse già conosciuta ed utilizzata circa 1500 anni fa. Nel sud della Francia, gli archeologi hanno infatti ritrovato un ponte costruito con un conglomerato di calce e canapa durante il periodo Merovingio, tra il 500 ed il 751 d.C. Nei secoli passati il canapulo o anche canapulo e fibra ridotti in pezzetti sono stati impiegati come materiali da costruzione, mescolati con argilla o calce. Gli steli tal quali sono stati utilizzati per realizzare strutture leggere, che venivano intonacate per creare soffitti e tramezzi.
SITUAZIONE IN FRANCIA
Più recentemente, l’uso del biocomposito di canapa e calce si è diffuso in Francia, nelle regioni di Troyes, per la conservazione di edifici medioevali con struttura in legno sostituendo gli antichi materiali di riempimento che prevedono il tradizionale metodo “a cannicciata di fango”.
Oggi in Francia esistono diverse centinaia di case costruite con il biocomposito di canapa e calce e circa 4000 tonnellate di canapulo vengono utilizzate dall’industria edile, per un fatturato totale di 24 35 milioni di Euro. Ricerca scientifica e test vengono costantemente condotti dal “Centre Scientifique et Technique du Batiment” (Centro di Scienza e Tecnica per la costruzione) a la “Ecole Nationale des Travaux Public de l’Etat” (Scuola Nazionale dei Lavori Pubblici di Stato), così come dal gruppo multinazionale Lhoist, il più grosso produttore di calce al mondo.